Los Barriles is a prime windsurfing destination through winter, with strong 20-30 mph winds from the north. Large swells form here for mild wave sailing and great bump and jump. This is the site for the Lord of the Wind freestyle competition in January. Vela windsurf is also here for rentals or lessons.
Baja California, un nome che in italiano potrebbe risultare fuorviante. Non si tratta infatti di una baia marina, e la California statunitense câentra quasi nulla, trovandosi in territorio messicano.
All'estremo nord-ovest del Messico, oltre il promontorio di Guaymas e le baie incantevoli di Puerto Penasco, si giunge alla penisola della Baja California. Una lingua di terra lunga più dell'Italia (con ben 3.000 chilometri di coste) in gran parte semideserta, e i pochi abitanti concentrati tutti al nord vicino la frontiera con gli USA, il cosiddetto 'muro della tortilla'. Per secoli i soli abitanti furono sporadici coloni e cercatori d'oro, missionari e pirati; ora è venuto il tempo dei turisti, e nonostante le foche, i delfini, le balene e gli uccelli migratori si dirigano sempre più spesso altrove, la penisola rimane un gigantesco parco naturale ricco di laghi, oasi, deserti e isole, il tutto baciato sempre da un cielo limpidissimo. Il periodo più indicato per una visita in bassa California va da novembre ad aprile, quando la temperatura non è eccessivamente alta; si possono così attraversare ben 1.700 km di arida e solare solitudine in una terra insolita e bellissima, aspra ma anche ricca di vegetazione. Dalla frontiera fino a Ensenada (sulla costa del Pacifico) si estende il territorio del surf. Proseguendo verso sud la vita si dirada, e la Baja diventa un territorio conteso tra deserto e mare; la strada principale (Transpenisular) percorre un interno brullo, costellato di cactus e fichi d'India. A Guerrero Negro, sulla costa, ogni anno si possono incontrare migliaia di balene grigie in arrivo dal Grande Nord per la stagione degli amori; fra dicembre e marzo vengono a rifugiarsi nelle acque tiepide della laguna Ojo de Liebre, e da febbraio in poi i primi balenotteri cominciano a sguazzare vicino alle madri. Sempre da qui, voli giornalieri collegano con l'incontaminata Isola Cedros.
San IgnazioAttraverso il deserto di Vizcaino si continua verso sud. Si raggiunge il miraggio di San Ignazio, un'oasi affollata da migliaia di palme da dattero: furono i Gesuiti spagnoli a introdurle qui, intorno alla loro missione. Ora la strada taglia la Sierra de la Giganta (montagne popolate di cervi, puma, coyote e crotali) e conduce sulla costa orientale.
La PazLa Paz, capoluogo della Baja California del Sud, è la località dove sbarcò Cortès.
Malgrado il mercato Madero, in avenida Revolucion (che contiene ancora caratteri originali), La Paz è già una città un po' anonima; il pesce sul lungo mare è ottimo e le barche veleggiano tranquille sul mare, ma da qui in poi si avverte il cambiamento.
La Baja California cambia volto e si adatta ai tanti gringos che volano qui per la pesca d'altura o per abbronzarsi sulle decine di spiagge che si susseguono fra La Paz e Cabo San Lucas, dove il Mare di Cortès incontra l'Oceano Pacifico.
Per secoli Cabo San Lucas fu stazione di servizio per i galeoni spagnoli; negli Anni `50 era ancora un villaggio di 200 pescatori. Oggi è una delle località più alla moda per la villeggiatura degli yankees, e tre voli al giorno la collegano a Los Angeles.